Il Museo della Ceramica Florio
Un gioiello sospeso tra arte, memoria e bellezza
La magia della ceramica dal Settecento al Liberty
Un raro cache-pot disegnato da Ernesto Basile, vasi monumentali dipinti da John William Bratt e porcellane provenienti dalle più prestigiose manifatture italiane: nasce a Palermo un luogo unico, dove arte, storia e design dialogano in armonia. È il Museo della Ceramica Florio e delle Arti Decorative, nuovo polo culturale della città, che apre le sue porte dal 27 Settembre 2025 in un elegante appartamento storico di piazza Vittorio Emanuele Orlando 36.
Un percorso intimo e suggestivo conduce i visitatori dal XVIII secolo all’età contemporanea, raccontando la ceramica non solo come arte decorativa, ma come specchio di epoche, innovazioni e stili che hanno segnato la storia italiana ed europea.
Un’eredità raffinata: la collezione Florio.
Il cuore del museo è rappresentato dalle opere della storica Manifattura Ceramica Florio, attiva a Palermo tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. La Manifattura fu simbolo di eccellenza durante la Belle Époque e testimone del prestigio visionario della famiglia Florio, protagonista di un’epoca di straordinario fermento culturale ed economico per la Sicilia.
Le sue creazioni si distinguono per qualità artistica e raffinatezza stilistica, frutto di collaborazioni con grandi maestri come Rocco Lentini, pittore e decoratore, ed Ernesto Basile, padre del Liberty italiano. Tra i capolavori più preziosi spiccano un cache-pot firmato Basile e i vasi dipinti dal britannico John William Bratt: opere che uniscono virtuosismo tecnico e sensibilità estetica, raccontando la vocazione internazionale della Palermo fin de siècle.
Accanto al nucleo principale, il museo espone opere che abbracciano tre secoli di produzione artistica, dal Settecento all’età contemporanea. Una selezione che testimonia la ricchezza della tradizione italiana e il dialogo continuo tra artigianato, estetica e design.
Tra le manifatture presenti figurano nomi di assoluto prestigio: Ginori, Real Fabbrica Ferdinandea, Barone di Malvica, Richard e Richard-Ginori, Rometti, Società Ceramica Italiana, De Simone. Ogni pezzo esposto diventa una finestra aperta su stili, tecniche e atmosfere diverse, componendo un mosaico di eleganza e memoria.
Fondato dai collezionisti e studiosi palermitani Vincenzo Profetto e Antonino Lo Cascio, il museo è gestito dall’associazione ARTEVIA – APS e nasce con una missione che va oltre la conservazione: diventare luogo di studio, restauro e formazione, ma anche di incontro e
Mostre temporanee, attività didattiche, strumenti multimediali e progetti di ricerca renderanno questo spazio accessibile a pubblici diversi, offrendo nuove chiavi di lettura su una delle tradizioni più affascinanti e raffinate della storia italiana.
Il Museo della Ceramica Florio e delle Arti Decorative è molto più di una collezione: è un viaggio nella bellezza operosa, nell’ingegno artistico e nella memoria aristocratica di Palermo. Un luogo che restituisce al presente la magia della Sicilia dei Florio, proiettandola in una dimensione di eleganza senza tempo.